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OMEGNA- 30-11-2022-- Sarebbe a monte l’errore, nella costituzione, da parte della passata amministrazione, del Distretto del commercio del Cusio coinvolgendo tre comuni (Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce) che non hanno la fondamentale caratteristica dell’omogeneità.

È una risposta senza mezzi termini la replica dell’assessore Daniele Berio all’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia sul Distretto del Commercio del Cusio.

Un fendente sferrato durante l’ultimo Consiglio comunale, senza poter guardare negli occhi la controparte, rappresentata da Mattia Corbetta, capogruppo di Fratelli d’Italia e firmatario dell’interrogazione ma assente durante l’assemblea.  

Un’assenza andata di traverso a un Berio che non le manda a dire: “"Questo Distretto non ha ragione d'esistere. Ha sbagliato la precedente amministrazione. Non c’è mai stata una progettualità al riguardo e mai ci potrà essere perché manca un elemento fondamentale: l’omogeneità in tema di commercio tra i comuni coinvolti. Abbiamo un centro storico con commercio di prossimità a Omegna, a Casale abbiamo una statale con una serie di grossi produttori improntati alla rivendita e, infine, a Gravellona ci sono i centri commerciali, caratterizzati dalla presenza dei grandi brand del mondo globalizzato”.

Quindi quale futuro resta per questo Distretto che, costituito nel 2021, ha valore di 3 anni.

“In accordo con gli altri comuni coinvolti - precisa Berio - abbiamo predisposto un progetto per partecipare a un bando dal valore di 50 mila euro. Il contributo sarà utilizzato per la realizzazione di un portale accessibile tramite QRcode che promuoverà il distretto e le attività commerciali presenti sul territorio”.

Resta dunque un’altra occasione, dopo quella andata persa per partecipare a un bando da 250 mila euro. Occasione che i comuni del Distretto non sono riusciti a cogliere perché era richiesta una quota di partecipazione da 50 mila euro, perché il cambio della guarda al Municipio di Omegna non ha concesso i tempi al nuovo governo della città e perché, non da ultimo, mancavano gli elementi di governance necessari per funzionare il Distretto. “La vecchia amministrazione, quando ha raggiunto il risultato di averlo istituito poi non ha costituito gli organi interni - Spiega Berio - Mi chiedo perché Omegna non ha richiesto un Distretto urbano del commercio. Quella è la direzione in cui era meglio andare quando, nel 2018, quella amministrazione aveva iniziato il progetto “Omegna il lago della fantasia”. Vorrei ripartire da quella concezione e arrivare a creare un centro commerciale all'aperto nel centro storico di Omegna”.

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