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Elegia verme Orta

ORTA SAN GIULIO-26-11-2022-- Elegia del verme solitario e altre poesie scapigliate è il titolo della nuova antologia edita da Interlinea della collana “Biblioteca” a cura di Cesare Bermani, che illumina sulla vita e sulla carriera del poeta originario di Orta San Giulio. Domenica 27 novembre alle ore 16 presso il Municipio di Orta, Cesare Bermani presenta il volume con letture di Laura Pariani e intervento del sindaco Giorgio Angeleri.

Eternamente dedito alla bellezza e alla natura si fa portavoce di alcune contestazioni giovanili a livello locale e successivamente di composizioni antimilitariste e anticolonialiste; un’esistenza anticonformista e antiborghese espressa in testi di critica sociale e studi letterari e filosofici, da Nietzche a Tolstoj, da cui si lascia ispirare e guidare. 

Elegia del verme solitario e altre poesie scapigliate Una nuova antologia, con inediti, di un poeta scapigliato e improvvisatore (nato sul lago d’Orta nel 1870 e spentosi a Torino nel 1920 dopo una carriera come giornalista e inviato per “La Stampa” nella Parigi della Belle époque), dimenticato per molto tempo e riscoperto negli ultimi decenni. La sua Elegia del verme solitario fu un cavallo di battaglia di Vittorio Gassman. Questa silloge attesa da molti, a cura di Cesare Bermani, raccoglie testimonianze rare, mettendo in evidenza come Ragazzoni sia stato un anarchico anticolonialista e antimilitarista con la passione per Edgar Allan Poe, di cui sono pubblicate alcune traduzioni. "Ragazzoni non fu un uomo celebre qualunque. Straordinario dissipatore di se stesso e del suo talento, fu il poeta dei buchi nella sabbia e delle pagine “invisibilissime”, cioè non scritte". (Sebastiano Vassalli).

Ernesto Ragazzoni è un originalissimo tipo di intellettuale e giornalista. Nato a Orta, sull’omonimo lago, nel 1870, dopo gli studi a Novara (dove pubblica l'unica raccolta di versi uscita in vita, Ombra) si trasferisce a Torino e nel 1900 è assunto alla “Stampa”; il lavoro di giornalista lo porta a vivere a Parigi, Londra, Bologna e Roma. Muore, consumato dalla cirrosi, nel 1920. Successivamente le sue poesie sono pubblicate in varie edizioni.

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