OMEGNA –24-10-2022 -- Clamoroso successo per la nona edizione del “Premio Rodari”. A pervenire sono stati ben 212 testi di 70 case editrici italiane, così suddivisi: 93 per la sezione “Albi illustrati”, 49 per quella “Fiabe e filastrocche” e 70 per quella “Romanzi e racconti”.
L’arduo compito di decretare i vincitori è spettato alla giuria, composta dal presidente Pino Boero, docente universitario genovese, profondo conoscitore dell’opera e del pensiero di Gianni Rodari, e da Walter Forchesato, curatore editoriale e accademico, fra i maggiori esperti di letteratura per l’infanzia e storia dell’illustrazione, e da Anna Lavatelli, scrittrice specializzata in letteratura per bambini. In seguito a un’ampia e rigorosa disamina, la giuria è pervenuta alle seguenti conclusioni.
Per gli Albi illustrati il premio è stato assegnato a Roberta Antonioni, ill. Benedetta Sala, La casa perfetta, ZOOlibri, mentre la menzione è andata a La bocca dell’Adda di Franca Cavagnoli, ill. Giovanni Emilio Cingolani, Orecchio acerbo. Per Fiabe e filastrocche il premio è stato attribuito a Chiara Carminati e Massimiliano Tappari, Piccolo Verde, Editoriale Scienza, invece la menzione è stata data a Patricia MacLachlan, ill. Marc Boutavant, Barkus, Harper Collins. E ancora, per Romanzi e racconti è stata premiata Giuliana Facchini, Borders, Sinnos, mentre la menzione è stata conferita a Roberto Morgese, Estate di sale, Feltrinelli. La giuria ha assegnato tre premi alla carriera, seguendo un’ormai collaudata tradizione. I riconoscimenti alla carriera sono andati a un autore e un illustratore e per capacità di innovazione a un editore, nella fattispecie: Angelo Petrosino, autore; Marco Somà, illustratore; Pulce Editore.
Le premiazioni hanno avuto luogo domenica 23 ottobre, in occasione dell’anniversario della nascita di Gianni Rodari, in zona sotto i portici del municipio di Omegna, alla presenza del vicesindaco Mimma Moscatiello e delle altre autorità locali, incluso il consiglio comunale dei ragazzi. Tirava davvero un’aria di fiaba e i cuori di tutti sembravano palpitare al ritmo di un solo cuore, quel cuore in cui per Rodari abbiamo tutti un cavaliere selvaggio, pronto a rimettersi sempre in viaggio, certamente sulle ali della fantasia.
