ORTA SAN GIULIO - 04-10-2022 -- Conservare, valorizzare e sostenere la biodiversità acquatica del lago d’Orta: questi gli obiettivi del progetto “Cusio2030”, con il quale la Provincia di Novara, a seguito del lavoro congiunto dei Settori Gestione e Programmazione del territorio e Caccia e Pesca, si è aggiudicata un finanziamento pari a 340.000 euro con il progetto “Cusio2030” grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Simbiosi”.
"Nel progetto – spiega il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, delegata alla Gestione e Programmazione del territorio – oltre alla Provincia di Novara in qualità di Ente capofila sono coinvolti come partner tecnici anche l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa di Verbania, l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, con il quale da anni lavoriamo agli obiettivi previsti dal Contratto di lago, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona".
Obiettivo del progetto: rafforzare il processo di recupero dello stato ecologico del lago d’Orta, quinto lago del Nord Italia. Questo avverrà attraverso una serie di interventi di tipo multidisciplinare per il ripristino, la valorizzare della biodiversità acquatica autoctona e la creazione di condizioni per conservarla nel tempo. Questi interventi vanno collocati nel contesto più ampio della strategia delineata dal “Contratto di Lago per il Cusio”.
Il coordinamento del progetto è affidato alla Provincia di Novara, mentre l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa si occuperà degli aspetti tecnico faunistici e di analisi ambientale. L'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone, promotore del “Contratto di Lago per il Cusio”, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona si occuperanno delle azioni di implementazione della comunicazione e disseminazione, coinvolgendo le associazioni e la popolazione locale in rete con le realtà territoriali che hanno firmato il "Contratto di Lago".
Il consigliere delegato a Caccia e Pesca Arduino Pasquini sottolinea che <<In tre anni saranno condotti studi sull'ecosistema e si prevede, secondo un preciso cronoprogramma, la reintroduzione di specie ittiche autoctone come agone, pigo, luccio Italico, trota marmorata, oggi non ancora spontaneamente ritornate nel lago d’Orta dopo il risanamento ambientale. Contemporanee saranno anche le azioni di contenimento delle specie aliene invasive>>.
Da parte del presidente dell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone Gianni De Bernardi, viene espressa, a nome dell’associazione, <<tutta la nostra felicità per la vincita del Bando di Fondazione San Paolo con il progetto “Cusio2030” che si inserisce nel quadro più ampio del Contratto di Lago del Cusio, nato e voluto per aumentare la cura e l’attenzione per gli aspetti ambientali e in particolare naturalistici del lago e di tutto il suo bacino imbrifero. Siamo anche molto soddisfatti dalla crescente cooperazione tra i vari enti, che ci ha portato a definire un progetto così impegnativo e importante per la qualità ecologica del lago>>.