MAGGIORA - 22-08-2022 -- La ricorrenza del venticinquesimo, più due data la sospensione delle attività per la pandemia, del Gruppo di Maggiora dell’Associazione Nazionale Alpini, facente parte della Sezione Cusio Omegna, ha visto nel suo programma un evento di particolare importanza, per l’attualità dell’argomento e per il rilievo internazionale del relatore, come la conferenza sul tema “Ucraina, ma non solo” tenuta sabato 20 agosto dal Gen. C.A. Carlo Jean, uno dei massimi esperti di strategia militare e di geopolitica, tra i più autorevoli a livello italiano e internazionale, autore di numerose pubblicazioni e di articoli su tali argomenti.
Lunghissimo il curriculum del Generale di Corpo d’Armata Jean, che pur in maniera riduttiva, può così essere sintetizzato: dopo la frequenza dell'Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, città in cui ha anche conseguito la laurea in Scienze Politiche, ha prestato servizio nei vari gradi e con diversi incarichi – tra cui il comando del gruppo tattico “Susa”, componente italiana della Forza Mobile NATO – nelle Brigate Alpine “Julia”, “Taurinense”, “Orobica” e “Cadore” di cui è stato comandante, partecipando successivamente ai corsi delle Scuole di guerra italiana e francese e alla XXXIV Sessione del Centro Alti Studi per la Difesa. Ha ricoperto il ruolo di Capo Ufficio Pianificazione Finanziaria e Bilancio dello Stato Maggiore dell’Esercito e di Capo del IV Reparto dello Stato Maggiore della Difesa ed è stato distaccato nel 1979-82 al Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica come coordinatore della Commissione per la verifica degli Investimenti Pubblici. Già Consigliere Militare del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ha presieduto anche il Centro Alti Studi per la Difesa. Di particolare rilievo, l’aver ricoperto l’incarico di rappresentante Personale del Presidente dell’OSCE per l’attuazione degli accordi di pace di Dayton in Bosnia-Erzegovina, Croazia e Repubblica Federale di Jugoslavia e per questo è insignito della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce O.M.R.I. e della Medaglia d’oro di Gandhi dell’UNESCO per la sua attività in favore della prevenzione dei conflitti e della diffusione della cultura della pace in Medio Oriente e nei Balcani. In ambito civile, da citare la sua presidenza alla SO.G.I.N. - Società Gestione degli Impianti Nucleari e l’incarico di Commissario Delegato del governo per la messa in sicurezza dei materiali nucleari.
Da ricordare poi il suo ruolo di Docente in prestigiose Università quali la Luiss, la Guglielmo Marconi, Link Campus University, alla Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, alla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia e alla Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze, senza contare la partecipazione come membro di alcuni Comitati e Consigli Scientifici, tra cui quelli della Treccani, della Fondazione Italia USA e della rivista di geopolitica italiana Limes
La conferenza, svoltasi presso il Centro Comunitario della Parrocchia e con il patrocinio del Comune di Maggiora e con la presenza una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri di Borgomanero, si è aperta con il saluto alla Bandiera, di seguito il Capogruppo Paolo Jean ha illustrato l’iniziativa connessa alla ricorrenza del 25° ma realizzata grazie al fatto che il Generale è originario del luogo, dove vivono ancora i suoi familiari, di seguito i saluti del Sindaco Roberto Balzano e del Presidente della Sezione Omegna – Cusio Giancarlo Manfredi, in una sala gremita di Alpini ma non solo, provenienti pure dal VCO e dalle Sezioni limitrofe.
A dialogare con il Generale Carlo Jean e coordinare le successive domande del pubblico è stato Pier Antonio Ragozza, studioso di storia militare in particolare delle Truppe Alpine e dei conflitti armati, che ha presentato il relatore e la conferenza, sul tema della guerra in corso in Ucraina, ma contestualizzata in ambito internazionale e pure riguardo ai riflessi della stessa a livello nazionale ed europeo.
Il Generale Jean, con grande chiarezza e apprezzata capacità comunicativa, ha delineato le reali motivazioni del conflitto, denominato “operazione militare speciale” e le ragioni di questa definizione, rappresentando anche quale sia attualmente la realtà del “cerchio magico” di Putin, spiegando come la c.d. “denazificazione” dell’Ucraina dichiarata come obiettivo, sia in realtà il tentativo di una “de-europizzazione” del Paese, in quanto i reali timori del Cremlino sono quelli di avere sulla porta di casa uno Stato democratico, che possa essere rispettoso dei diritti umani e civili e che guarda all’Unione Europea e ai suoi valori.
Oltre ad inquadrare il conflitto in una ambito geostrategico, Carlo Jean ha anche fatto una sorta di cronaca in diretta dal campo di battaglia, illustrando in concreto e realisticamente le modalità di azione dei belligeranti, i punti di forza e le criticità dei due contendenti, frutto della diretta conoscenza dell’Armata Russa maturata in passato quando, nell’ambito di iniziative dell’Unione Europea, aveva frequentato lo Stato Maggiore di Mosca, partecipando pure come relatore ad una quindicina di conferenze, nel corso delle quali ebbe modo di conoscere in prima persona gli alti ufficiali dell’esercito di quel Paese, il loro pensiero e le loro dottrine tattiche e strategiche, che oggi si attuano attraverso le operazioni condotte sul terreno.
Numerose le domande del pubblico, che andavano sulle modalità di conduzione del conflitto fino ai rischi di una guerra nucleare, domande a cui il Generale Jean ha risposto sempre in modo chiaro e dettagliato, dando un visione il più possibile realistica ed obiettiva di cosa stia accadendo in questo momento non solo in Ucraina, ma anche nel mondo.
Significativo che la conferenza, la cui durata era prevista in una quarantina di minuti, si sia invece prolungata per quasi due ore, questo per l’interesse e l’attenta partecipazione del pubblico davanti da un relatore del calibro del Generale Carlo Jean, che ha saputo trattare un argomento così complesso in modo da appassionare costantemente la platea, come ha confermato il lungo applauso finale dei presenti e con la legittima soddisfazione del Gruppo di Maggiora per l'ottima riuscita.