1

lupo

QUARNA SOTTO - 30-05-2022 -- Venerdì sera a Quarna Sotto si è svolto un incontro informativo intitolato "Il lupo è tornato. Biologia e gestione di un grande predatore”, organizzato dal sindaco Gianmario Trapletti e dai soci di ASD QuarnaOutdoor.
Dopo alcuni brevi racconti storici sui lupi nel territorio del comune, dove si è ricordato che una volta la popolazione cercava in ogni modo di liberarsi di questi animali, ci sono stati due interventi tecnici: Simone Meytre, carabiniere forestale, ha spiegato le normative e la tutela della specie, in particolare della sottospecie canis lupus italicus, in Italia.
Radames Bionda, tecnico faunistico delle aree protette dell’Ossola, ha parlato della biologia dei lupi e del monitoraggio, in particolare del censimento nazionale fatto tra ottobre 2020 ed aprile 2021: oltre 3300 lupi in Italia, dei quali, quasi 1000 esemplari solo nelle Alpi italiane.
Purtroppo non ha potuto fornire il resoconto e i dati specifici per la regione e per la provincia, poiché non sono ancora stati pubblicati. Ha comunque spiegato che nel periodo del censimento nazionale il monitoraggio ha potuto confermare soltanto 5 coppie, nessun branco sul territorio. Un anno prima invece nel Vco risultavano, verificati con dna individuali, tre branchi.
Ha inoltre informato la popolazione delle Quarne, di un branco di 7 esemplari, attualmente presente sul territorio dei due comuni. Ulteriori informazioni, su altri branchi presenti nel Vco, verranno fornite solo quando i dati completi saranno resi pubblici.
Interessanti poi gli interventi dei due veterinari dell’ Asl Vco, il dottor Alberto
Zorloni e il dottor Antonio Maida.
Zorloni, che da anni si interessa della specie lupo, ha spiegato il mancato funzionamento delle prevenzione effettuata con reti elettrificate e cani di guardiania, come anche l'impossibilità di presenza ininterrotta del pastore accanto ai piccoli greggi.
Questi metodi di prevenzione non possono funzionare per motivi vari: dimensione degli allevamenti, topografia del territorio, il lato economico, la vocazione stessa del territorio, molto turistica, che va in conflitto con la presenza di mute di cani di guardiania. Ha parlato anche del fatto che la tutela dei lupi ha un costo molto alto, per esempio ogni singolo lupo in Francia costa alla società 60.000 euro all'anno. L'appello del dottor Zorloni è stato quello di tutelare i piccoli allevamenti. Continuando a non intervenire, alla fine si arriverà alle problematiche presenti già al sud Italia con i lupi che vivono in paese nutrendosi di cani, gatti e rifiuti. È necessario prevenire per non arrivare ad una situazione simile alla problematica dei cinghiali. L’Italia è infatti l’unico paese che non consente abbattimenti.
Il Dr. Antonio Maida ha confermato le tesi di Zorloni, spiegando che con la crescita esponenziale dei lupi l’Italia diventerà una "terra di lupi". In base all’esempio di una predazione documentata da lui stesso all’alpe Variola, sopra Crevoladossola, l’estate scorsa, ha spiegato il problema del "surplus killing": i lupi, ancora più stimolati rispetto al solito se trovano animali in panico chiusi in un recinto, uccidono numeri elevati di animali senza mangiarli. La perdita per il pastore è enorme, non solo per il numero di animali morti, ma perché anche gli animali che invece sopravvivono all'attacco rimangono traumatizzati, presentano problemi di aborti e tutte le conseguenze dello stress.
Fabrizio Manoni della Polizia Provinciale, ha mostrato un’immagine del progetto
LifeWolfAlps per spiegare la definizione di lupo troppo “confidente”, un lupo che si avvicina volontariamente e ripetutamente ad esseri umani a piedi, avvicinandosi a meno di 30 metri. Manoni ha raccomandato di segnalare subito episodi del genere alla polizia provinciale. In caso di evidente pericolo si può anche chiamare il 112. Ha sottolineato però la consueta timidezza dei lupi verso l’uomo, con poca probabilità di un’aggressione verso di noi e pochissimi casi registrati in Italia di lupi "confidenti". La serata si è conclusa con poco tempo a disposizione per le domande e le riflessioni di un pubblico vario ed interessato.

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.