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ORTA SAN GIULIO - 14-08-2021 -- L’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” che sorge sull’ Isola San Giulio è considerata una piccola capitale spirituale, un’oasi di pace e serenità, di raccoglimento e di operosità dove le monache alternano armonicamente, nelle loro giornate dedicate a Cristo,  momenti di preghiera a momenti di lavoro -sia manuale sia intellettuale- inteso come partecipazione all’attività creatrice di Dio e come gesto di offerta e di incontro con il Padre.
Le monache dell’Isola di San Giulio, nella piena consapevolezza della loro missione, applicano nella loro vita claustrale la Regola di San Benedetto ispirata principalmente all’amore per la Parola di Dio letta, ascoltata, meditata e messa in pratica nella vita quotidiana, all'obbedienza, all'umiltà e al lavoro; diverse sono le attività che vengono svolte dalle benedettine di Orta che si occupano, ad esempio,  di restauro dei tessili antichi, di tessitura, di iconografia, di ricamo e confezione dei paramenti sacri.
Recentemente il loro laboratorio di restauro di tessili antichi si è arricchito di una nuova metodologia, la disinfestazione in camera anossica che, rispettando le fibre e l’ambiente, permette di disinfestare totalmente dalle tarme dei tessuti le opere trattate.
“I manufatti vengono inseriti in una camera di film polibarriera saldata a caldo su misura, oppure in una grande tenda per manufatti di più ampie dimensioni -si legge in una nota pubblicata sul sito www.benedettineisolasangiulio.org- . Qui verrà inalato azoto (prodotto mediante un generatore di azoto con tecnologia di filtri a setacci molecolari a funzionamento PSA) e rimosso ossigeno (< 0,5%) mediante valvole di entrata e uscita gas fustella, a temperatura costante di almeno 25°. Tali condizioni di mancanza di ossigeno permetteranno l’eliminazione di insetti annidati nelle trame dei tessuti. Anche l’umidità interna viene continuamente monitorata mediante un termoigrometro, con la possibilità di inalare all’interno della camera anche una percentuale di vapore affinché le fibre mantengano elasticità. Il manufatto rimarrà dentro la camera di film in situazione anossica per almeno 3 settimane (il tempo di incubazione delle larve di insetti).
Il nostro laboratorio ha già così trattato le reliquie tessili di don Bosco, di san Charles de Foucauld, di san Giovanni XXIII, oltre ad altri manufatti di privati.”

r.a.

 

 

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