
OMEGNA – 30-08-2020 -- Un incontro rassicurante
ma che ha invitato alla responsabilità quello svoltosi venerdì al Forum nel contesto del Salotto di Diderot, incentrato sul tema “Virus e pandemie tra numeri ed esseri umani”. Protagonisti di questo secondo appuntamento del salotto, che ha offerto un prezioso momento di dialogo incastonato nel cuore pulsante della città, il prof. Fabrizio Ernesto Pregliasco – direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, il prof. Antonio Piralla – specialista di virologia e microbiologia della fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, il prof. dott. Roberto Malacrida – direttore del Dicastero Educazione e Cultura della città di Bellinzona e il dott. Vincenzo Mondino – primario di malattie infettive e tropicali presso ASL VCO.
Tra gli ospiti anche il sindaco Paolo Marchioni, che ha portato il suo punto di vista in relazione alla gestione della pandemia nel territorio, mentre il prof. Riccardo Milan ha raccontato la sua degenza nelle strutture sanitarie del territorio.
E in particolare in Lombardia, le strutture sanitarie hanno subito davvero uno stress test. "Da un giorno all’altro ho dovuto cambiare l’organizzazione dell’ospedale che dirigo - ha sottolineato il prof. Pregliasco - perché c’è stata una situazione veramente difficile, e questo cambiamento è il medesimo che i presidi dovranno affrontare nell’operatività. Avere una completa adesione alle disposizioni del comitato tecnico scientifico sarà impossibile, però bisogna lavorare in un’ottica di disponibilità trasversale di tutti gli operatori. La difficoltà sarà dal punto di vista organizzativo: anche se la seconda ondata non è certezza, è invece certo che la stagione influenzale ci sarà, e la sintomatologia potrà far temere che si tratti di Covid. Per cui si renderà necessario un lavoro davvero importante, quello di poter disporre di test, per rasserenare le persone. […] Oltre alla pandemia vera e propria c’è stata anche un’infodemia - ha proseguito Pregliasco - con i media che hanno seguito in diretta, passo passo, la situazione. Tutto ciò ha creato confusione e persino tifoserie tra i cittadini, che si riferiscono a quelle che possono essere opinioni, talora divisive. Non è facile farsi un’idea complessiva, perché sugli elementi riportati dalla stampa ci sono stati - da parte di chi ha espresso le sue opinioni - elementi caratterizzati in sensi diversi: alcuni catastrofisti e altri negazionisti. La scienza viaggia per tentativi, per errori, per una velocità di ricerca che non è quella che passa tra i telegiornale delle tredici e il telegiornale delle venti".
Nel post evento, quando si sono rilevati il successo e l’efficacia dell’iniziativa, il prof. Pregliasco ha messo in evidenza che "a Omegna insieme a dei valenti colleghi del territorio abbiamo cercato di parlare ancora una volta nella speranza di poter fare una comunicazione di buon senso che consideri quattro parole chiave: un ottimismo per il futuro che ci deve vedere prudenti, però sereni nel riprendere una vita che è fondamentale ci debba essere, ma vigili in una situazione che ci ha visto pesantemente colpiti, in particolare nei territori della Lombardia e anche del vicino VCO".
Insomma, l’aspettativa del pubblico è stata pienamente soddisfatta: i contenuti erano freschi e on time, in un percorso caratterizzato da una comunicazione davvero efficace. Infatti secondo l’assessore alla cultura e all’istruzione «Ci portiamo a casa molta più chiarezza: questo era lo scopo dell’incontro. L’unione molto forte vista oggi mi fa ben sperare: infatti tanta differenza che si vede, in realtà, scardinata nell’essenza, rivela molto più uniformità, unitarietà e molta più conoscenza».



