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mottarone incendio

MOTTARONE - 20-04-2020 -- Una relazione precisa

e puntuale dei volontari della Squadra A.I.B. e PC "Adami Giorgio" di Pettenasco ci permette di fare il punto sul vasto incendio che nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 aprile ha interessato la zona del Mottarone.


“L’incendio è partito venerdì alle ore 15 dall'Alpe Selviana. Le squadre A.I.B. si sono attivate subito, noi di Pettenasco siamo prima andati in Selviana pensando di riuscire ad avere un accesso dalla parte bassa, ma ormai il fronte dell’incendio era salito di quota, ci siamo dunque recati a Luciago e da lì siamo riusciti ad avvicinare il fronte che ormai aveva raggiunto la zona. La scena era impressionante: una lingua di fuoco che attraversava la montagna in verticale e che nella parte alta aveva ormai raggiunto una pineta. Appena giunti sul posto gli equipaggi di Pettenasco, Armeno, Invorio e Nebbiuno e contate le forze presenti siamo passati all'azione avvicinandoci con un mezzo con buona capacità d’acqua e giuntando più tubi (ca 500 mt.) per raggiungere tutto il fronte e abbiamo iniziato a operare spegnendo il fronte che avevamo davanti. I Vigili del Fuoco nel frattempo s ’interessavano alla salvaguardia di alcuni alpeggi. Lo scenario è da subito sembrato grave e quindi è stato subito attivato il DOS dei Vigili del Fuoco e i mezzi aerei. Intanto il fuoco si sviluppava nella parte bassa e dalla parte opposta ma non riuscivamo a raggiungerlo; altri equipaggi A.I.B. sono arrivati sul posto: Arona, Lesa, Borgomanero, Pogno, Briga Novarese,Soriso, Gargallo, Gozzano, Arola, Granerolo, Ornavasso e  Germagno e con tutte queste forze a disposizione abbiamo potuto esplorare nuove vie e punti d ’ accesso sia in alto che in basso verso la Selviana. L’intervento aereo è stato decisivo per limitare l’avanzata del fuoco, visto il calare della notte, però, non abbiamo avuto il tempo per effettuare una bonifica e infatti nella tarda serata il fuoco è ripartito. Alcune squadre hanno sorvegliato l’incendio durante tutta la notte senza poter però operare a causa dell ’ oscurità e della zona impervia.
Il mattino seguente alle 7.30 l’elicottero era già in azione e ci sembrava opportuno il rinforzo delle forze aeree con almeno un canadair. Sono arrivati due canadair attorno alle 17.00. Sempre sabato alle ore 7.00 gli equipaggi erano sul posto pronti a intervenire con rastri e soffiatori; noi di Pettenasco ci siamo portati in Selviana vicino alla presa dell’acquedotto  e assieme alla squadra di Gozzano (9 volontari in tutto) siamo risaliti lungo il versante sinistro dell’incendio che si sviluppava in alto fino al “ sas de l’om ” dopo il passaggio dell’elicottero per spegnere capillarmente ogni focolaio presente finché non ci siamo congiunti con gli equipaggi del VCO (Premosello) bonificando definitivamente il perimetro.
Nel pomeriggio le attività di bonifica sono continuate in collaborazione con l’elicottero che aveva effettuato ormai centinaia di lanci; in serata sono arrivati due canadair per buttare acqua nella pineta che nel sottosuolo continuava bruciare e per bagnare ulteriormente altre zone pericolose e difficili da raggiungere. Alle 21.00 con la notte non si vedeva più fuoco nella zona e abbiamo pensato che forse ce l’avevamo fatta. Difficile però credere che nella pineta il fuoco fosse estinto... Ieri mattina,  infatti, altri equipaggi del VCO, sostituti nel pomeriggio da altri volontari, hanno bonificato la zona trovando alcune zone ancora fumanti e attive lungo il perimetro superiore dell’incendio. Le fiamme le abbiamo spente e il fuoco l ’ abbiamo fermato ma la bonifica definitiva la sta facendo la pioggia di oggi! ” .

r.a.

mottarone

 

 

 

 

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